La Cassazione toglie la figlia ai Genitori-nonni
Ai fini dell’adottabilità non è necessaria la sussistenza dello stato di abbandono se i genitori sono incapaci di comprendere i bisogni emotivo-affettivi e pratici del minore
Con la sentenza 3594/2018 del 14.02.2018 la Corte di Cassazione si è pronunciata su una tematica che sta scuotendo l’opinione pubblica: ovvero, la possibilità che il figlio biologico può essere portato via dalla famiglia di origine se i genitori sono molto anziani e inadeguati, anche a prescindere dallo stato di abbandono.
I giudici hanno infatti confermato la decisione della Corte di appello di Torino circa l’adottabilità di un minore, nonostante le valutazioni tecniche sui genitori escludevano caratteristiche di emarginazione sociale, culturale ed economica e avessero tenuto un comportamento conforme alle indicazioni provenienti dai responsabili dei servizi territoriali.
I genitori troppo anziani sono stati ritenuti privi dell’idoneità genitoriale in ragione di una “complessiva incapacità non emendabile di comprendere quali siano i bisogni emotivo-affettivi e pratici della minore, risultando il padre totalmente dipendente dalle aspettative e desideri della moglie e quest’ultima chiusa in un processo narcisistico che le impedisce di percepire la minore come un investimento affettivo“.
Così, la decisione di togliere la minore ai genitori biologici si è incentrata sia sul binomio tra un episodio di abbandono della piccola e l’età dei ricorrenti, sia su una serie di elementi ulteriori che hanno determinato i giudici a avvalorare l’adottabilità del minore pur in assenza di una condizione di abbandono.
La pronuncia ha scosso la comunità pubblica, con numerose critiche. Difatti, se è vero che la sentenza tutela la bimba provvedendo ad inserirla in un contesto familiare di genitori adottivi più giovani e pertanto più idonea, è anche vero che con essa si è violato.